Il Tartufo Bianco di Alba
Cos’è il Tartufo
Il tartufo è un tesoro della natura, un concentrato inconfondibile di profumi e di sapori, frutto della prodigiosa forza creatrice della natura, che riesce ad elaborare ed a plasmare in un unico insieme gli elementi derivanti dalla luce solare, dall’acqua, dall’aria e dalle sostanze organolettiche presenti nel terreno, per darci un prodotto di ineguagliabile originalità.
Già alcuni antichi popoli, certamente i Greci e i Romani, conoscevano ed apprezzavano i Tartufi.
Questi, che loro consideravano erroneamente tuberi ma che in realtà sono funghi ipogei, suscitavano già a quei tempi un fascino e un senso di mistero così forte, tale da chiamarli “figli del tuono“.
Definizione fantasiosa e leggendaria ma che ha contribuito a creare fin dall’inizio quell’alone di mistero e di magia attorno al tartufo, che perdura ancora ai giorni nostri.
Come conservare il Tartufo Bianco
Molti ci chiedono come sia possibile conservare il tartufo, in effetti, la risposta è piuttosto immediata: NON lo conservate!
Cercate di mangiarlo il prima possibile, in quanto, durante la conservazione tende a perdere molte delle sue qualità organolettiche.
Quando non si può utilizzare immediatamente, consigliamo di conservarlo in frigorifero, a una temperatura di 4/5 gradi, in un vaso chiuso avvolto nella classica carta da cucina .
Fondamentale sostituire ogni giorno la carta che avvolge il tartufo.
Il vaso chiuso eviterà che l’aroma si disperda nel vostro frigorifero, facendo diventare “tartufato” anche il vostro latte.
Non è consigliabile mantenere il tartufo immerso nel riso in un barattolo chiuso.
Come pulire il Tartufo Bianco
Il tartufo va lavato solo al momento dell’utilizzo (30 minuti prima), sotto acqua corrente fredda e lenta; con delicatezza cercate di eliminare ogni parte di terriccio utilizzando uno spazzolino a setole morbide.
Un volta lavato, asciugate a fondo il tartufo con carta da cucina
Lasciate respirare il tartufo a temperatura ambiente e… buon appetito!
Come tagliare il Tartufo Bianco
Che siate appassionati raccoglitori, o ‘semplici’ consumatori di tartufo, probabilmente saprete che il tartufo va tagliato usando un apposito strumento: l’affettatartufo, o affetta tartufo.
Quelli più all’avanguardia sono in acciaio inox inossidabile oppure in legno e sono quasi sempre dotati di una rondella che permette di calibrare lo spessore del taglio.
Possono avere la lama liscia oppure seghettata: la lama liscia consente di tagliare fette più sottili mentre la lama seghettata è più facile da utilizzare per i tartufi più duri.